Il risparmio energetico è un tema sempre più attuale e importante per il nostro pianeta. Per questo motivo, il governo italiano ha introdotto una serie di incentivi per promuovere l'efficienza energetica nelle case private. Tra questi incentivi ci sono i Bonus casa 2023, che prevedono agevolazioni fiscali per coloro che decidono di effettuare interventi di ristrutturazione edilizia mirati al risparmio energetico. Questi bonus rappresentano una grande opportunità per i proprietari di case, che possono ottenere un notevole risparmio sulle bollette energetiche e al contempo contribuire alla salvaguardia dell'ambiente.
Negli ultimi decenni, la questione ambientale è diventata sempre più pressante e attuale, suscitando l'attenzione di governi, organizzazioni non governative e cittadini comuni. Uno dei principali fattori che contribuisce al cambiamento climatico e alla riduzione delle risorse naturali è l'eccessivo consumo di energia, soprattutto nelle abitazioni private. Per questo motivo è fondamentale che ogni persona prenda coscienza dell'importanza di fare attenzione ai propri consumi in casa e adottare misure per ridurli.
Ridurre i consumi energetici in casa è un obiettivo importante per tutti coloro che vogliono avere un impatto positivo sull'ambiente e risparmiare denaro sulle bollette. Ci sono molte azioni che ogni persona può adottare per ridurre i propri consumi, dall'installazione di pannelli solari alla sostituzione di lampadine a incandescenza con quelle a LED. Tuttavia, una misura spesso trascurata è il cambio gestore gas e luce, altrettanto efficace.
È inoltre fondamentale confrontare le tariffe offerte dai diversi fornitori di energia per capire quale sia la scelta migliore per le proprie esigenze. Sicuramente è bene valutare le offerte disponibili sul mercato libero, ovvero quelle fornite da società diverse da quella che gestisce la rete di distribuzione. Queste società possono offrire tariffe più vantaggiose rispetto a quelle del mercato tutelato, in particolare se si sceglie un'offerta a prezzo fisso o un contratto biennale.
Il Superbonus 110%, introdotto nel 2020 come misura eccezionale per incentivare la ristrutturazione degli edifici e la riqualificazione energetica delle abitazioni, rappresenta ancora oggi una delle iniziative più importanti per favorire la transizione energetica e l'efficientamento degli edifici. Nel 2023 il Superbonus ha però subito alcune modifiche che potrebbero avere un impatto significativo sui beneficiari dell'incentivo.
Per prima cosa l’aliquota è scesa dal 110% al 90% per il 2023; inoltre è stata inoltre cancellata la possibilità di cedere il credito e di ricevere lo sconto in fattura. L’aliquota continuerà poi a diminuire nel 2024, quando passerà al 70%, per poi arrivare al 65% nel 2025, anno di scadenza del Superbonus.
Ci sono però 4 eccezioni, valide solo per il 2023 per cui il Superbonus resta al 110%:
Per gli edifici plurifamiliari da 1 a 4 unità abitative che abbiano presentato la CILAS entro il 25/11/22;
Per i condomini che abbiano approvato la delibera dei lavori Superbonus entro il 18/11/22 e presentato la CILAS entro il 31/12/22;
Per i condomini che abbiano approvato la delibera dei lavori Superbonus tra il 18/11/22 ed il 24/11/22 e presentato CILAS entro il 25/11/22;
In caso di demolizione e ricostruzione di condomini e plurifamiliari con permesso di Costruire o Scia alternativa presentata entro il 31/12/22.
Il Bonus Ristrutturazioni, introdotto in Italia nel 2019, è una misura fiscale che mira a sostenere la riqualificazione energetica degli edifici e la ristrutturazione delle abitazioni, favorendo l'efficienza energetica e la riduzione dei consumi di energia.
La detrazione fiscale per le ristrutturazioni viene concessa nella misura del 50% in caso di manutenzione ordinaria, quindi opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici o necessarie ad integrare/mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. L’importo massimo della detrazione è rimasto a 96.000 euro per interventi di riqualificazione energetica e a 48.000 euro per la ristrutturazione edilizia.
Per poter accedere al Bonus Ristrutturazioni, è necessario rispettare alcuni requisiti, che rimangono invariati anche nel 2023. Innanzitutto gli interventi in manutenzione ordinaria sono detraibili al 50% solo quando le opere riguardano parti comuni di condomini. Per quanto riguarda gli appartamenti, rientrano nel bonus ristrutturazione solo i lavori svolti contemporaneamente ad opere di manutenzione straordinaria o superiore.
La possibilità di cessione del credito o di sconto in fattura per il 2023 è stata eliminata anche per questo bonus; si possono ottenere solo se la pratica edilizia è stata presentata prima di venerdì 17 febbraio, data di entrata in vigore del DL 11/22.
Il Bonus Mobili è una detrazione fiscale che consente di recuperare parte dei costi sostenuti per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe A+ (A per i forni), destinati all’arredamento di un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia. L'importo della detrazione è pari al 50% della spesa sostenuta, con un tetto massimo di 8.000 euro per unità abitativa è può essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
La detrazione spetta a tutti i contribuenti che effettuano interventi di ristrutturazione edilizia o di restauro, o che acquistano mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare l'abitazione principale. È importante sottolineare che la detrazione non spetta per l'acquisto di beni di lusso o di valore artistico.
Per richiedere il Bonus Mobili è necessario conservare le fatture e i documenti di spesa relativi all'acquisto dei mobili ed elettrodomestici e presentare la comunicazione all'Agenzia delle Entrate entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi.